Chi è il maestro Dante Bellini

Luogo e data di nascita: Tossicìa (Teramo), il 24/7/1949
Titolo di studio: Laurea in Giurisprudenza
Interessi: Lettura, Cinema, Fumetti, Cantautori, Cavalli
Professione: maestro di Arti Marziali, scrittore, ex funzionario della P. A.
Massimo grado e qualifica raggiunti nelle arti marziali: Maestro 7° dan

      Palestra Yamadojo L'aquila
Apprende i primi rudimenti delle Arti Marziali, allora Judo e Ju-jutsu, poco più che bambino, da un giovane allievo del M° Tempesta.
1963:
trasferitosi a Roma continua in una vera palestra con i M.i Porceddu (Ist. Mecenate) e Leopardi (Vigili del fuoco-Capannelle)
1967:
inizia anche il Karate con M° Augusto Basile c/o il Circolo Culturale Centocelle
1969:
a cintura marrone lascia definitivamente il Judo e diventa allievo del M° Iwao Yoshioka
1973:
da tale data fino al suo ritorno in Giappone segue tutti i corsi avanzati tenuti dal M° Yutaka Toyama
1974:
allievo c/o il Centro Sportivo Collatino (del M° Nicola De Rosa) diventa membro della prima squadra agonistica regionale del Lazio (Presidenza: Coladonati)
1977:
a Milano per motivi di lavoro conosce e si esercita col M° Hiroshi Shirai confluito nell’allora Fikteda.
Nel dojo del M° Roberto Fassi, a Milano, conosce il M° Chang Dsu Yao con il quale inizia la pratica sia dello Shaolin Chuan classico del Nord che del Tai Chi Chuan, conseguendo in entrambe le discipline la cintura nera.
Fonda a Biella (Vc) la scuola di Karate Wado-Ryu presso il Nippon club Biella del M° Beppe Monasterolo.
Nel 1983 l’allievo Stefano Giordani vince il campionato piemontese sia nel kumite che nel kata. Mentre l’allievo Massimo Vaglio Tanet consegue il diploma di aspirante istruttore e sostituisce il maestro che nel maggio 1983 si trasferisce in Abruzzo dove fonda il Centro Karate Gran Sasso
1986: è allenatore della squadra regionale di kata
1987: per motivi familiari e personali riduce gli impegni ufficiali e l’attività agonistica e si trasferisce a L’Aquila dove nel 1988 fonda la Bodhidarma YAMA DOJO, affiliata senza interruzioni alla federazione che nel corso degli anni ha assunto sigle diverse. Apre il primo corso di Shaolin e Tai chi chuan con l’autorizzazione del M° Chang Dsu Yao che continua a seguire due volte al mese al corso istruttori di Bologna. Fino al 1992, anno in cui il M° muore. Dopo un periodo in cui continua con i figli del M°, nel 1997 si affilia all’AICS, continuando lo studio e l’approfondimento con altri maestri facenti parte del nucleo storico degli allievi del M° Chang.
1996: nel n. di dicembre 1996 la rivista Samurai gli dedica un articolo di due pagine
1997: il comitato regionale Fijlkam gli conferisce una targa come seconda società che a livello regionale ha conseguito il maggior incremento di iscritti.
2003: stufo delle problematiche federali, entra nello CSEN dove ricopre la carica di membro della commissione tecnica regionale. In tale veste ha già preso diverse iniziative tra cui l’istituzionalizzazione del corso regionale per istruttori e cinture nere e l’organizzazione del trofeo città di Pescara in collaborazione col M° D’Andrea; inoltre, con iniziative continue di insegnamento, dimostrazioni e stage in varie città abruzzesi, articoli su riviste e giornali locali, la pubblicazione di Kiai!!!, un bollettino sociale di cultura e sport, contribuisce a dare delle Arti Marziali quell’immagine fantastica e formativa che lo hanno sempre attirato.
Curiosità: nel 1974 sul giornalino a fumetti “Kung-fu Shanchi Kwan l’invulnerabile” è stato il protagonista fotografico, insieme al compagno di palestra Bruno Gilardi, della rubrica “Vi insegniamo il Karate” pubblicata a puntate su testi del M° A. Basile.Il terremoto non ha intaccato il suo entusiasmo e, nonostante le inevitabili difficoltà sopravvenute con la ricostruzione, continua a essere un punto fermo per tanti praticanti abruzzesi che vedono nelle Arti Marziali una disciplina, una scuola di vita, un metodo di difesa personale, un toccasana per la salute, salvaguardandone, senza esagerazioni, fascino e mistero.
Il maestro Bellini alterna alla sua attività didattica quella di scrittore. I suoi ultimi libri, molto noti in Abruzzo, sono L’Italia la siamo fatta noi!, vicende di un piccolo paese dell’Abruzzo montano tra briganti, emigranti, padroni e contadini, e i due dedicati alla tragedia del terremoto dell’Aquila: Chiuso per terremoto, i giorni che cambiarono la vita di una città, e L’Aquila e il Cavaliere (Verdone editore), storia di un dopo terremoto tra miracoli inesistenti e carriole.
Chi volesse può richiedere il titolo prescelto (prezzo di copertina €17, €10 e €12 con pagamento tramite PostaPay) a questo indirizzo e-mail: bellini@yamadojo.com